Comunicato Rugby Roma Club

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Comunicato Rugby Roma Club

La Rugby Roma Club dice basta alla macchina del fango: da oggi adiremo le vie legali contro chi ci diffama.

In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un certo interesse da parte di alcune testate giornalistiche (sempre le stesse), nei confronti della nostra Società. A titoli “roboanti”, però, non seguono altrettanti articoli dello stesso tenore. Dagli estensori sempre, e solo, le solite notizie false, non verificate (come invece ogni buon cronista dovrebbe fare) e, soprattutto, presunti coinvolgimenti con persone che da mesi assurgono agli onori della cronaca nera. Sinceramente siamo stanchi di leggere parole in libertà, accuse assurde che hanno il solo scopo di piegare una Società sportiva che ha come unico scopo ed interesse quello di divulgare lo spirito ed i valori del Rugby. Forse diamo fastidio proprio per questo; l’essere fuori da certe logiche affaristiche, e lo dimostrano il numero di iscritti, i risultati ottenuti dalla nostra nascita e, soprattutto, questo meraviglioso anno sportivo, pieno di successi, appena terminato, da fastidio a chi invece vive ed opera esclusivamente per il Dio denaro. 

Se è questa la nostra colpa siamo ben felici di essere colpevoli, anzi, ci auto accusiamo di questo reato. Ed è per questo che continueremo ad andare avanti per la nostra strada che è quella della divulgazione del Rugby a partire dalle scuole fino alla categoria Old.

Questo non vuol dire che rimarremo supinamente a guardare.

Nessuno, e sottolineiamo nessuno, della Rugby Roma Club è indagato, né tanto meno accusato, o è stato convocato dalla magistratura per qualsivoglia reato; per questo, stanchi di subire la classica macchina del fango tanto cara a certe testate giornalistiche abbiamo deciso di adire le vie legali contro chiunque, a qualsiasi titolo, continuerà ad infangare e a diffamare il nome della Società Rugby Roma Club facendo collegamenti, supposizioni o illazioni inesistenti.

E’ una azione che non ci piace fare ma appare evidente che non abbiamo altra scelta. Dobbiamo tutelare la Società e, soprattutto, i suoi iscritti. Lo dobbiamo a loro, lo dobbiamo allo sport, lo dobbiamo al Rugby.

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