Sull’impianto all’ombra del Palazzo della Civiltà, come abbiamo documentato pochi giorni fa, è in atto una guerra giudiziaria a colpi di ricorsi e controricorsi che dovrebbe risolversi in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Il Rugby a Roma ha un vitale bisogno di impianti e la destinazione del Tre Fontane a un progetto polivalente che destinerebbe il campo principale all’As Roma,ridimensionerebbe notevolmente la palla ovale nella Capitale.
“Le attività rugbistiche verrebbero subordinate a quelle calcistiche: ci auguriamo che qualunque sia il soggetto sportivo che entrerà a gestire il Tre Fontane scongiuri un vero e proprio pericolo per la casa del Rugby di Roma Sud” sono le parole di Fabrizio Patrizi, pilone della Rugby Roma Olimpic Club, tra i protagonisti dello scudetto del 2000 che ha portato la formazione bianconera ai vertici del rugby nazionale ed europeo e promotore della raccolta firme su Change.org.
La foto scelta per la petizione è emblematica: i giocatori degli All Blacks, la nazionale neozelandese, che sfilano davanti all’enorme stemma della Rugby Roma Club, durante i loro allenamenti al Tre Fontane pochi anni fa.
“L’immagine testimonia l’importanza della struttura sportiva per il rugby nazionale: il Tre Fontane venne scelto addirittura dalla nazionale rugbistica più temuta al mondo”.
Sono già molti i nomi che hanno appoggiato la causa promossa da Patrizi e da altri numerosi noti rugbisti tra cui personalità del mondo sportivo italiano. Proprio Patrizi, assieme a Stefano Fortunato nel ruolo di allenatori, ha sfiorato questa stagione la promozione in serie B con la Rugby Roma Club.
La scalata alla serie B è solo rimandata al prossimo anno, ma il pericolo che venga sottratto lo stadio del Tre Fontane complicherebbe le speranze bianconere.