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Il rispetto dell'Avversario
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- Creato Mercoledì, 27 Marzo 2013 12:42
Il rispetto per l’avversario ci qualifica e rende degni di onorare la nostra maglia.
L’aiuto al compagno di squadra, all’amico in difficoltà, a chi ha percorso anche pochi passi insieme e con noi, ci rende uomini.
Ho visto troppe persone ossequiare il potere con la lingua a penzoloni, al di là dell’uomo che, in quel momento, ne rivestiva la qualifica.
Ho visto le stesse identiche facce, nel momento di difficoltà di quello stesso uomo, sbracciarsi ed urlare, quasi festanti, contro di lui, nel tentativo di ripulirsi una lingua fino ad allora usata solo quale unico sistema di carriera.
La loro vergognosa postura prona che ormai ne caratterizza l’incedere e la vita, purtroppo per loro, rende vano e patetico qualsivoglia tentativo di mascherarsi.
Ho letto i vergognosi commenti di questi omuncoli sull’uomo Riccardo, sul nostro ex Presidente, e quindi su tutti noi.
Quando si fa parte o si è fatto parte della Rugby Roma, si diventa compagni di squadra per sempre.
Io, purtroppo ho conosciuto solo superficialmente il nostro ex Presidente, in quanto, come lui, troppo impegnato tra famiglia e lavoro; eppure, nei brevi momenti di condivisione della comune partecipazione per la Rugby Roma, ho riconosciuto il medesimo sguardo fanciullesco di chi non dimentica l’odore del campo, il sapore delle passioni giovanili.
Per noi e con noi, si è impegnato e speso per la rinascita della Rugby Roma.
Grazie al suo impegno e stimolo abbiamo restituito a tutti i rugbisti romani una casa degna di questo sport.
Il Tre Fontane è rimasto al Rugby, il Tre Fontane è la casa della Rugby Roma.
Di questo caro Riccardo, Ti ringraziamo, augurandoci ed augurandoti di risolvere nel miglior modo le tue personalissime vicende, consapevole che, comunque andrà, anche grazie a te, la porta della Rugby Roma sarà sempre aperta.
Un saluto
Marco Lupo
